A te, che ora sei stella
Per quindici giorni son stata sospesa sulla soglia,
di lasciarti andare non avevo proprio voglia.
Oggi mi hanno aiutata a radicarmi nel qui e ora
e ho compreso che avrei dovuto dirti addio… per ora.
Mi è stato d’aiuto pensare alla Natura,
dove tutto si trasforma anche se non dura.
Ho provato a immaginarti simile a una foglia,
che cade dall’albero quando l’autunno lo spoglia.
Magari a primavera, quando tutto si rinnova,
tu forse tornerai… un giorno, con l’aurora.
Ti ho accompagnata fin quasi sulla soglia,
ma quell’ultimo passo lo hai fatto da sola.
Mi è parso di sentirti nel pieno della notte,
stavi lasciando il corpo per andare… oltre.
Mi è mancato il respiro per un solo momento,
e poi ti ho immaginata come una stella nel firmamento.
Da oggi ogni notte sarà un po’ meno buia,
perché la tua luce dissolve la paura.
Dedicata a M. 18.4.2020, ore 3.50