
Serve un counselor in reparto?
La relazione medico-paziente è delicata, talvolta complicata per entrambi. Il counselor può essere un interprete dei linguaggi e un ponte fra i reciproci vissuti.
La relazione medico-paziente è delicata, talvolta complicata per entrambi. Il counselor può essere un interprete dei linguaggi e un ponte fra i reciproci vissuti.
Possono volerci anni, con fasi di allontanamento e riavvicinamento, ma esiste un grado di certezza del cuore che indica infallibilmente la nostra strada
Vivere in isolamento forzato, a stretto contatto con gli altri o da soli, può creare disagio; ma se osserviamo le polarità in dialogo possiamo sviluppare un’unità interiore che non risentirà più delle condizioni esteriori
Un frammento di vita sembra essere il solo responsabile di una pandemia? Può darsi, ma forse bisogna valutare anche il terreno che subisce l’infezione per avere un quadro davvero completo della situazione
È una domanda che qualcuno avrà posto in amore, talvolta apertamente, magari un po’ giocando, per avere una conferma, altre volte in una silenziosa ambivalenza allo scopo di testare la propria amabilità
Condizionamenti e pregiudizi incatenano le persone, soprattutto le donne, a false immagini di sé… è importante riscoprire la propria autenticità
Viviamo immersi in una rete di onde elettromagnetiche provenienti da varie fonti, anche se non ce ne accorgiamo le nostre cellule ne soffrono
Analisi Transazionale e rimedi floreali per recuperare la propria centratura, per sentirsi “ok” e vedere “ok” anche gli altri.
Un recente studio rivela come la semplice osservazione di una persona stressata può aumentare nell’osservatore il livello di stress e causare nell’organismo un aumento del cortisolo.
Il progresso tecnologico potrebbe creare un nuovo tipo di essere umano a metà fra il cyborg e l’uomo bionico; i futurologi ritengono che il momento di si avrà con la singolarità, ovvero uno sviluppo tecnologico inimmaginabile che consentirà all’uomo di raggiungere una intelligenza superiore.
C’è chi auspica il cambiamento dello stile di vita al posto dell’uso degli integratori. A livello teorico questa, forse, sarebbe la strada più corretta; ma l’approccio migliore è quello centrato sul paziente lasciando da parte le ideologie.
Delitti compiuti fra le mura domestiche, situazioni complesse da comprendere. Se si instaurassero delle relazioni maggiormente empatiche molte vite sarebbero risparmiate.
I monaci zen lo hanno capito da secoli: passeggiare non costituisce solo un’attività salutare ma è anche un modo per occuparsi del proprio spirito e per schiarire la propria mente.
Nel web e negli altri media pullulano consigli, l’unico suggerimento valido resta usare il buon senso e ascoltare la nostra guida interiore, mettendo in conto che esiste un senso nell’ammalarsi che non possiamo comprendere.
È un tema ancora poco esplorato, riguarda le persone che sono così sensibili al disagio altrui da confonderlo con il proprio e scegliere di morire per non soffrire più.
I media ci hanno condizionati e non siamo più capaci di guardarci per ciò che siamo, crediamo che la salute venga da fuori, invece l’abbiamo dentro.
Si chiama burnout o sindrome da burnout e si manifesta in chi, per lavoro ma non solo, è a contatto con la sofferenza del prossimo. A rischio burnout sono gli operatori sanitari, ma esiste un progetto per aiutarli a gestire lo stress.
Nel percorso evolutivo dopo l’infanzia c’è l’adolescenza, se sappiamo accogliere il bambino interiore possiamo familiarizzare anche con l’adolescente.
Vengono definite così le persone che soffrono di un particolare “Disturbo da Accumulo”, che si manifesta con un tipo di collezionismo patologico non solo di oggetti ma anche di cani e gatti.
Assistiamo a una pratica medica che non consente il raggiungimento della vera salute. E questo tipo di approccio si manifesta in tutti i tipi di medicina.